STRATEGIE PER MIGLIORARE LA COMPRENSIONE ALL'ASCOLTO

Buongiorno care insegnanti!
Noi di Open-Minds ci teniamo a ringraziarvi per il contributo speciale che regalate a questo forum. Quanto dicevate ieri sera, è davvero interessante - penso che i consigli e le opinioni che vi scambiate possano essere uno spunto fondamentale per apportare un miglioramento alla didattica, o meglio, alla glottodidattica.
Nella speranza che sempre più insegnanti, appassionate come voi, contribuiscano per rendere questa rete più attiva e varia, volevamo porvi una domanda - non vediamo l’ora di leggervi!

Abbiamo parlato di produzione, orale e scritta, ma mai di comprensione all’ascolto e di pronuncia - tremende e ostiche, soprattutto se British.
I più piccoli non sono abituati, e soprattutto non hanno mai viaggiato - i più grandi, beh, potrebbe essere troppo tardi se pensiamo alle teorie di linguisti e psicologi che affermano addirittura che la finestra temporale entro la quale è possibile acquisire una buona pronuncia della lingua straniera finisce a sette anni.

Considerando questo aspetto, ci piacerebbe sapere cosa ne pensate e quali strategie innovative proporreste (o magari già proponete) per poter aiutare i vostri alunni a migliorare le competenze di comprensione orale?
E quali suggerimenti dareste loro per lavorare alla pronuncia?

Forza, siamo pronti ad ascoltarvi!

Buongiorno Ilaria e buongiorno a tutti voi di Open-Minds.
Mi piace che lanciate questi stimoli - effettivamente questi aspetti (in particolare la pronuncia) spesso vengono trascurati durante il processo di apprendimento.

Credo che per quanto riguarda la comprensione orale si possa fare particolare affidamento alla tecnologia.
Propongo un elenco di mezzi che utilizzo con i miei alunni per aiutarli con la comprensione - penserete “è matta?” : eppure, l’apprendimento ancora una volta si rivela essere più efficace se accompagnato al divertimento: enjoy it!

Ecco quali strumenti:
Il meraviglioso Netflix
YouTube
Podcast
Canzoni
Lettura da parte dell’insegnante di brani - per questo ovviamente non serve la tecnologia

Buongiorno a tutti! Grazie Ilaria per questo spunto e grazie Alessandra - offri sempre preziosi contributi.

Bhe, quanto dici, Alessandra, è vero - they MUST enjoy the learning.
Non ho mai valutato l’efficacia di questi mezzi però - specialmente Netflix o YouTube, ho sempre avuto paura che suggerire loro l’utilizzo di questi canali li distraesse dallo studio.

Per quanto riguarda le canzoni; abbiamo ripetutamente ricordato quanto apportino un miglioramento effettivo all’apprendimento e lo riconfermo - si divertono, si appassionano, ASCOLTANO.

Il punto E non mi è invece molto chiaro - mi spiegheresti?

Ciao Laura - oramai posso essere più confidenziale visti tutti i messaggi scambiati?

Certo!
Il punto è, in realtà, potrebbe essere più idoneo interpretarlo come punto A - punto di partenza.
Mi spiego meglio: un percorso didattico mirato al miglioramento delle capacità di comprensione orale si sviluppa negli anni - sicuramente - ma può anche essere pensato nell’arco di un singolo anno scolastico.

Pensando a un target di alunni della secondaria di primo grado, terza media direi, periodo in cui qualcuno di loro si cimenta nella preparazione dei test Cambridge come il PET e di conseguenza deve per forza saper svolgere una listening, partirei con degli esercizi del genere: la lettura ad alta voce di brani (magari anche extra programma didattico, se lo scopo è comprendere non per forza si devono annoiare LOL)!
La lettura può avvenire da parte dell’insegnante - prima di iniziare a leggere scriverà delle domande alla lavagna e gli alunni dovranno prendere notes per poterne poi discutere - un’arma a doppio taglio, perché si tocca anche la competenza di produzione orale.

Perché la lettura da parte dell’insegnante, e non con i CD previsti dai training books?
Questi CD sicuramente sono utili per una simulazione vera e propria di questi esami, ma per iniziare è bene che l’insegnante legga per loro: la prosodia è regolata, può rallentarsi ma soprattutto può porre stress sui termini e/o espressioni fondamentali alla comprensione così che non sia solo un esercizio di ascolto ma anche un apprendimento di strategie efficaci!

Wow…grazie Alessandra! Non ci avevo mai pensato :O
Penso che proverò, siamo ancora all’inizio dell’anno - hai qualche testo da suggerire?

Beh Laura…dipende un po’ dagli alunni! Io sto seguendo un percorso preciso e one-year-long che prevede come mezzo successivo l’utilizzo dei Podcast o di brevi video YouTube.
Per decidere cosa proporre ho chiesto a loro, nelle prime ore di inglese durante quelle lezioni di conoscenza quali fossero i suoi interessi - dunque i brani e i video rispecchiano quegli interessi.

E cosa prevede il passaggio ai video? Come apporta miglioramento?

Beh, per quanto io ami l’inglese, purtroppo non avrò mai una pronuncia da madrelingua.
Il video lo propongo nell’ultima parte della lezione, quando ho in programma questi esercizi - il rischio è che non si riconcentrino più altrimenti - e mi comporto come per la lettura di brani: segnalo alcune domande a cui dovranno rispondere!

Avevo alunni, lo scorso anno, che volevano scrivere una tesina per gli esami a proposito della depressione in età adolescenziale - tematica profonda - e ricordo che avevo proposto estratti di documentari o video trovati in YouTube davvero interessanti!
Insomma - un doppio aiuto per loro

È fantastico vedere come la tecnologia apra mille possibilità!

Alessandra, ti ringraziamo per il contributo prezioso che ci hai dato oggi.

Non potrei essere più d’accordo - le strategie che suggerisci mi piacciono, sono pensate e regolate per livello e necessità.

Buongiorno!
Vi sto seguendo con piacere - non ho molte idee innovative con cui contribuire ma mi piacerebbe porre una domanda ad Alessandra: come utilizzi Netflix? Lo trovo alquanto dispersivo come strumento didattico…

Buonasera Laura!
Netflix, in realtà, è un mondo ricco di materiale - film, serie TV, documentari, serie storiche e docuserie basate su fatti reali.
Insomma, si può usare come si userebbe YouTube e…di più.

La bellezza di una serie TV è che è duratura: questo si rivolge ad un target di alunni più grandi ma è un’idea molto bella e originale che ho avuto qualche anno fa coi ragazzi del liceo.
Siccome non tutti lo hanno, nelle ore di inglese del sabato, in cui erano stanchi e mai mi sarei sognata di spiegare loro la grammatica, proponevo un episodio (30 min) di una serie che avevamo accordato insieme e nei restanti 30 minuti se ne discuteva - ricordo che prendevo nota degli interventi, sia per qualità che per quantità. Questa attività è stata valutata a fine anno e questo ha sicuramente contribuito alla loro voglia di partecipare attivamente!

Sto insegnando ad una classe seconda, ma alle medie…dici che potrei proporlo? Mi piace moltissimo e purtroppo il nostro istituto prevede quattro sabati a quadrimestre come recupero delle varie chiusure scolastiche!

Certo! Basta scegliere la serie adatta! Breve, semplice e magari divertente se il target sono ragazzi giovanissimi.

Io assicuro - è un apprendimento passivo più efficace di quelli espliciti! L’ho provato sulla mia pelle!
E sostengo la magia della tecnologia per migliorare la didattica, sempre!

Direi che già per ora siamo estremamente contenti di leggervi - appassionate e fantasiose!
Continuate così e per ora…GRAZIE, da tutti noi di Open-Minds.